IL Manifesto

della comunicazione non ostile in classe

Francesca Andretta

Virtuale è reale

In DDI porto rispetto come se fossi a scuola,
agli insegnanti, ai compagni, al personale scolastico,
per dimostrarmi maturo ed educato.

Si è ciò che si comunica

Sono consapevole che ogni cosa
che mostro di me e che dico contribuisce
a creare la mia identità,
non solo nell’ambiente scolastico.

Le parole danno forma al pensiero

Rifletto sempre prima di rispondere
a compagni ed insegnanti
stando attenta ad utilizzare parole consone
che descrivono al meglio il mio pensiero.

Prima di parlare bisogna ascoltare

Ascolto le opinioni altrui e poi potrò dire la mia.
Ogni opinione è importante e ogni persona
è libera di dire ciò che pensa nei modi opportuni.

Le parole sono un ponte

E la scuola mi aiuta a costruirlo.
Presto attenzione a ciò che mi viene detto
e a ciò che dico, cerco di mantenere
la classe unita anche tramite le parole.

Le parole hanno conseguenze

Mi rivolgo con gentilezza ed educazione
a tutte le persone che si preoccupano della mia istruzione,
riconoscendo l’autorità dei professori.
Accetto opportuni consigli e provvedimenti
qualora riconosca di non essermi rivolto nel migliore dei modi.

Condividere è una responsabilità

Rispetto gli ambienti scolastici
e i mezzi messi a disposizione
all’interno dell’edificio scolastico.

Le idee si possono discutere

Ho il diritto di affermare ciò che voglio,
ho il diritto di discutere sulle opinioni altrui,
nei modi più opportuni.

Gli insulti non sono argomenti

Non devo offendere,
ma nemmeno subire offese.
Presto attenzione alle parole che utilizzo
regolando le emozioni al contesto.

Anche il silenzio comunica

Riesco a distinguere
i momenti in cui posso parlare
e quelli in cui è meglio non farlo.